Immobili sovrastimati e sottostimati nel mondo
La più grave bolla del mercato immobiliare è esplosa nel 2008
I prezzi delle case sono caduti del 34% in America dal 2006 al 2011. Il crollo è stato ancora peggiore in Irlanda, dove ha raggiunto il 45% dal massimo del 2007. I prezzi sono crollati del 15% in Spagna e in Danimarca. La situazione è molto diversa in paesi come Gran Bretagna e Italia, dove i prezzi sono scesi del 10%. In Australia, Canada e Svezia i prezzi sono oscillati ma poi sono tornati alla loro tendenza al rialzo. Molti mercati sembrano quindi essere sovrastimati.
Uno studio condotto da The Economist ha provato a valutare il rischio di un ulteriore crollo valutando il livello di accessibilità – attraverso il rapporto prezzo-reddito – e i profitti che potrebbero derivare dalla proprietà - attraverso il rapporto prezzo-rendita. Un immobile è sovrastimato se entrambe queste misure superano la loro media a lungo termine.
Sulla base di queste due misure, i prezzi sembrano sovrastimati in moli paesi del mondo, tra cui Australia, Canada, Francia, Belgio, Nuova Zelanda, Olanda, Svezia, Spagna e Gran Bretagna. I prezzi in Irlanda continuano ad essere leggermente sovrastimati nonostante il loro crollo, in parte a causa del fatto che sono stati sovrastimati quando hanno raggiunto il loro massimo e in parte a causa della brusca diminuzione di entrate e redditi. Gli immobili negli Stati Uniti d’America, in Giappone e in Germania; invece, sono ancora sottostimati. In Germania, i prezzi sono del 40% più bassi rispetto alla Francia, mentre negli USA i prezzi potrebbero stentare a riprendersi nonostante abbiano toccato i minimi storici. I prezzi in America sono precipitati per la difficoltà di ottenere prestiti e per il crescente livello di disoccupazione che ha causato vendite a prezzi ben al di sotto del valore reale degli immobili.
Alcuni economisti sostengono che i prezzi più alti in alcuni paesi sono giustificati dai bassi tassi di interesse che permettono ai potenziali acquirenti di richiedere prestiti più alti, ma ciò comporta il rischio di un aumento dei tassi dopo il balzo dei rendimenti obbligazionari in alcuni paesi europei; per questo motivo, i bassi tassi di interesse dovrebbero essere bilanciati tenendo presente che per gli acquirenti è più complicato ottenere un mutuo a causa delle più severe condizioni con cui si concede il credito.
Un aggiustamento dei prezzi delle abitazioni potrebbe avvenire non necessariamente con una brusca discesa verso un valore equo, ma attraverso un aumento del reddito e degli stipendi; ad ogni modo, potrebbero volerci più di dieci anni perché i prezzi tornino alle loro medie a lungo termine in alcuni paesi. Una stretta creditizia o una recessione potrebbero far scendere ancora i prezzi in molti paesi.
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